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Alimentazione dei bambini e degli adulti: utilizzo degli oli vegetali


Nella “dieta”* del bambino come in quella dell’adulto non dovrebbe mai mancare un buon apporto di oli vegetali spremuti a freddo; in primo luogo l’olio extra-vergine d’oliva, (olio mono-insaturo), che viene introdotto già durante lo svezzamento e successivamente, piccole quantità di olio di semi di girasole spremuto a freddo e di olio di semi di lino spremuto a freddo (oli poli-insaturi) anche mescolati all’olio d’oliva per condire verdure crude (questi oli sono instabili e quindi debbono essere conservati in frigo e non debbono essere utilizzati in cottura).

La membrana cellulare è infatti costituita da acidi grassi saturi, mono-insaturi , poli-insaturi ed anche grassi di diversa natura come il colesterolo; nella dieta quindi è necessario apportare tutti questi nutrienti in maniera equilibrata senza che ci sia una prevalenza degli uni sugli altri (per esempio dei saturi sui polinsaturi come spesso accade).

Inoltre, in cottura andrebbe utilizzato quasi esclusivamente olio extra-vergine d’oliva poiché è l’unico capace di mantenere la sua struttura intatta anche ad alte temperature; quindi andrebbe utilizzato non solo per cuocere i sughi, per ripassare le verdure o in frittura, ma anche nei prodotti salati o dolci da forno, (crackers, grissini, biscotti ecc.) e quanto appena detto costituisce una grossa sfida!

Infatti nei prodotti industriali l’olio extra-vergine d’oliva è piuttosto raro mentre i grassi vegetali sono praticamente ubiquitari; questi grassi (dall’olio di palma ai grassi ed olii vegetali in generale) vengono chimicamente lavorati in modo da essere sostanze estremamente stabili che non facciano irrancidire il cibo che li contiene; ma come sono stabili nel cibo, lo sono anche nel corpo quando vengono introdotti; gli enzimi riescono ad eliminarli molto lentamente e visto che li introduciamo quotidianamente si arriva nel tempo ad un accumulo e quindi ad una intossicazione cronica che può essere fautrice o contribuire ad un più faticoso mantenimento dello stato di salute.

In conclusione possiamo dire che se è di estrema importanza l’utilizzo di oli di buona qualità spremuti a freddo, è altrettanto importante ridurre contemporaneamente al minimo (se possibile arrivando all’eliminazione completa) l’introduzione dei grassi vegetali industriali e sicuramente il primo passo consiste nel leggere assiduamente le etichette dei prodotti che intendiamo acquistare.

*Ricordiamo che quando utilizziamo il termine dieta lo intendiamo nel senso etimologico del termine, ossia l’insieme di regole e norme di vita atte a mantenere lo stato di saluteA cura di Maria Chiara Purcaro

[box type=”warning”] Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono e non provengono né da prescrizione né da consiglio medico.[/box]

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La rubrica Cucina e Nutrizione è curata da:

Cristiana Ricciulli, medico chirurgo, esercita in qualità di Nutrizionista. E’ docente nei corsi di Cucina e Nutrizione del Progetto Cucina della Salute

Maria Chiara Purcaro, educatrice perinatale, doula, conduttrice di gruppi a mediazione corporea. Fondatrice di Spazio Nascita, oggi Circolo Primo Respiro, è impegnata dal 1999 nel sostegno all’allattamento materno e nella promozione del divezzamento secondo natura. Responsabile del progetto Cucina della Salute in collaborazione con Scuola di Cucina Girasole, conduce i corsi divezzamento, cucina vegetariana per famiglie, bambini e ragazzi. Contatti: scuolacucinadellasalute@gmail.com 340.7692689[/box]

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